Ogni nostro gesto è un atto di guerra. Ogni nostra azione quotidiana è una forma di guerra che esercitiamo contro qualcuno o qualcosa.
La felicità è un oblìo che dura una settimana.
Al giorno d'oggi ci si prende e ci si lascia con troppa facilità. Si pratica il piacere come uno sport, e il facile gioco dei rapporti amorosi conduce alla dissoluzione del sentimento amoroso.
Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie, lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità.
Sono molto molto, molto arrabbiata. Arrabbiata d'una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi s'è adeguata, ogni gesto s'è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più.
Non è facile disabituarsi ai gesti che si sono abituati a noi.
Molta la gente, pochi i gesti.
Ogni gesto di un essere umano è sacro e pregno di conseguenze.
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