Questa profonda avversione che il vizio dovrebbe ispirare alle anime virtuose.— Molière
Questa profonda avversione che il vizio dovrebbe ispirare alle anime virtuose.
È il pubblico scandalo ad offendere: peccare in silenzio è non peccare affatto.
Ci lasciamo ingannare facilmente da quello che amiamo.
Oh che fatica aver moglie! e come ha ragione Aristotele quando dice che una donna è peggio d'un diavolo!
Il verbo «dare» gli è tanto in odio che non dice mai «Ti dò il buon giorno», ma «... te lo impresto».
Se non essere cornuti vi sembra un sì gran bene, il mezzo per salvarsi è non sposarsi affatto.
Nel giorno più splendente, nella notte più profonda, nessun malvagio sfugga alla mia ronda. E chi nel male si perde, si guardi dal mio potere: la luce di Lanterna Verde.
Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia l'ultimo desiderio che la notte mi culla sei la ragione più profonda di ogni mio gesto la storia più incredibile che conosco.
La notte era fitta e sorda, l'acqua era profonda. S'inabissò. Scomparve con una cupa calma. Nessuno vide né udì nulla. La nave continuò a navigare e il fiume a scorrere.
La riflessione profonda, se espressa, cade facilmente nel luogo comune.
Certe volte penso che noi non ci siamo lasciati perché volevamo lasciarci: ma soltanto perché nessuno ha voluto o saputo aiutarci quando, ancora giovanissimi, siamo precipitati in una crisi profonda.
In una cospirazione come questa, si comincia dalle frange esterne e si va avanti passo per passo. Se si spara troppo in alto e si manca il bersaglio, quelli si sentono più sicuri e l'inchiesta viene ritardata di mesi interi.
Coloro che abbracciamo non sono mai i più profondamente amati!
Chi conosce in profondità si sforza d'essere chiaro; chi vorrebbe sembrare profondo alla moltitudine si sforza d'essere oscuro.
È la ripetizione delle affermazioni che ti porta a crederci. E quella credenza si trasforma poi in una convinzione profonda, e le cose cominciano ad accadere.