Il governo è come tutte le cose del mondo: per conservarlo bisogna amarlo.
Fare l'elemosina a un uomo nudo, per strada, non esaurisce gli obblighi dello Stato, che deve assicurare a tutti i cittadini la sopravvivenza, il nutrimento, un vestire dignitoso, e un modo di vivere che non contrasti con la sua salute.
La libertà è il diritto di fare ciò che le leggi permettono.
Il meglio è il nemico mortale del bene.
L'amicizia è un contratto col quale ci impegniamo a rendere a qualcuno piccoli servigi perché ce li ricambi con dei grandi.
L'amicizia è un contratto col quale ci obblighiamo a fare piccoli favori agli altri perché gli altri ce ne facciano di grandi.
Non si sente più parlare di crescita, concorrenza, semplificazione e la parola sviluppo è sparita dal lessico del governo. L'Italia non ha più né un baricentro né una meta.
I governi devono essere conformi alla natura degli uomini governati.
Qual è il miglior governo? Quello che ci insegna a governarci da soli.
Un buon presidente deve costruirsi una squadra seria e preparata, pronta a segnalargli le storture, il problema e dove pescare gli elementi del team.
È meglio assumere un sottosegretario che una responsabilità.
Se qualcuno mi chiede cosa sia un governo libero, rispondo che a tutti gli scopi pratici è ciò che il popolo crede sia.
Quando gli uomini controlleranno i governi, gli uomini non avranno bisogno dei governi; fino ad allora siamo fregati.
Dobbiamo guidare il paese in un modo diverso. Dobbiamo avere un presidente attivo, che dia senso forte e lavori con il governo per la sua attuazione.
L'America è il posto dove non puoi uccidere il tuo governo uccidendo l'uomo che lo conduce.
Un governo espresso da un Parlamento così povero di conoscenze specifiche non precede le situazioni, ne è trascinato.