Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta.— Napoleone Bonaparte
Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta.
Il gregge cerca il grande non per il suo bene, ma per la sua influenza. E il grande lo accoglie per vanità o per bisogno.
Ci sono due leve per fare muovere un uomo, paura ed egoismo.
Dieci persone che parlano fanno più rumore di diecimila che tacciono.
Vi sono certe calunnie contro cui l'onniscienza stessa smarrisce.
Morire non significa nulla, ma vivere sconfitti e senza gloria significa morire ogni giorno.
Le grandi emozioni incomprensibili fanno paura, almeno a me.
Accade invariabilmente che il punto di partenza della saggezza sia la paura.
Io ho paura di tutto, la subisco, sono il meno indicato a parlarne. Però so che non esiste una paura senza aggettivi, si ha paura sempre di qualcosa.
La più antica e potente emozione umana è la paura, e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto.
Ho sempre sostituito la paura di non farcela più, con la speranza di farcela di nuovo.
Nessuno mi aveva mai detto che il dolore assomiglia tanto alla paura. Non che io abbia paura: la somiglianza è fisica.
La paura è senza motivo. Essa è immaginazione, e vi blocca come un paletto di legno può bloccare una porta. Bruciate quel paletto.
Non possiamo essere coraggiosi senza aver paura.
La paura è necessaria, diffido sempre di chi afferma di non aver paura, si tratta di idioti o incoscienti. La paura ci mostra le nostre oscure prigioni. E' poi il coraggio a portare la luce.
La paura uccide la mente.