La guerra è crudele per i popoli e terribile per i vinti.— Napoleone Bonaparte
La guerra è crudele per i popoli e terribile per i vinti.
C'è da avere più paura di tre giornali ostili che di mille baionette.
Per essere dei grandi leader è necessario diventare studiosi del successo e il miglior modo che conosco è quello di conoscere la storia e la biografia degli uomini che già hanno avuto successo. Così la loro esperienza diventa la mia esperienza.
Non credo al proverbio che, per saper comandare, bisogna saper obbedire.
Gli uomini di genio sono meteore destinate a bruciare per illuminare il loro secolo.
In guerra come in amore per venire a termine bisogna avvicinarsi.
La prossima guerra mondiale sarà combattuta con le pietre.
La guerra è madre di tutte le cose e di tutte regina; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi.
Guerra. Un sottoprodotto della pace.
Da quando è stata approntata la prima bomba atomica nessun tentativo è stato fatto per rendere il mondo più sicuro dalla guerra, mentre molto è stato fatto per aumentare la capacità distruttrice della guerra stessa.
Le guerre non si pagano in tempo di guerra, il conto viene dopo.
La guerra più terribile è quella che deriva dall'egoismo, e dall'odio naturale verso altrui, rivolto non più verso lo straniero, ma verso il concittadino, il compagno.
Facciamo la guerra per poter vivere in pace.
La carestia, la peste e la guerra sono i tre più famosi ingredienti di questo basso mondo... Ma la guerra, che riunisce tutti questi doni, ci viene dall'inventiva di tre o quattrocento persone sparse sulla superficie del globo sotto il nome di principi o di governanti.
Come si può sperare di sconfiggere le guerre se nel mondo continueranno a vincere uomini che hanno ancora paura?
La guerra consente di liberare, legittimamente, l'aggressività naturale, e vitale, che è in ciascuno di noi. È evasione dal frustrante tran tran quotidiano, dalla noia, dal senso di inutilità e di vuoto che, soprattutto nelle società opulente, ci prende alla gola.