Ci sono due leve per fare muovere un uomo, paura ed egoismo.— Napoleone Bonaparte
Ci sono due leve per fare muovere un uomo, paura ed egoismo.
Libertà, uguaglianza, sono parole magiche.
Impossibile: è una parola che si trova solo nel vocabolario degli stupidi.
Il buon Dio sta sempre dalla parte della migliore artiglieria.
È difficile veder fallire i grandi uomini nelle imprese più pericolose. Alessandro, Cesare, Annibale, il grande Gustavo riuscirono sempre. Divennero uomini tanto grandi per la fortuna? No, solo perché erano grandi uomini si sono meritati la fortuna.
Quando la vittima è sgozzata, non è più tempo di revocare una condanna a morte.
Che differenza c'è se ci cade addosso il casotto delle sentinelle o un monte? Nessuna. Eppure c'è chi teme di più quest'ultima evenienza, sebbene entrambe siano ugualmente mortali: abbiamo più paura delle cause che degli effetti.
Il potere non corrompe. La paura corrompe, forse la paura di perderlo.
L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.
Finalmente è arrivato il giorno dell'ira dopo i lunghi crepuscoli della paura...
La paura è la cosa di cui bisogna aver più paura.
L'importante non è non avere paura, ma evitare che la paura ci possieda. L'uomo deve essere padrone anche delle sue debolezze.
La paura nasce dovunque Dio muore nella coscienza degli essere umani. Ognuno sa, sebbene oscuramente e con timore, che dovunque Dio muore nella coscienza della persona umana, lì segue inevitabilmente la morte dell'uomo, ch'è immagine di Dio.
Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.
Esistono paure quante se ne possono inventare.
La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.