L'interesse e la paura sono i principi della società.
Prima vivere, poi filosofare.
Ogni uomo ha diritto ad ogni cosa, anche al corpo di un altro uomo. Perciò, finché dura questo diritto naturale di ogni uomo ad ogni cosa, non ci può essere sicurezza per alcuno (per quanto forte o saggio egli sia).
L'autorità, non la verità, fa la legge.
La gloria improvvisa è la passione che causa quelle smorfie chiamate risate.
Le parole sono i gettoni dei saggi, che non fanno i conti con essi, ma sono i soldi degli sciocchi.
Abituati alla paura, e sarai sempre all'erta, come un cervo che attraversa la radura.
La paura è una cosa indefinibile, un'emozione ingannevole e insidiosa che può causare distruzione e devastazione, se le si permette di crescere.
Ci sono due leve per fare muovere un uomo, paura ed egoismo.
La paura si impadronisce degli uomini perché essi vedono accadere sulla terra molte cose delle quali non riescono a cogliere la causa e quindi la attribuiscono a una divinità.
La paura è la cosa di cui bisogna aver più paura.
Coraggio ce l'ho. È la paura che mi frega.
La paura è necessaria, diffido sempre di chi afferma di non aver paura, si tratta di idioti o incoscienti. La paura ci mostra le nostre oscure prigioni. E' poi il coraggio a portare la luce.
La paura uccide la mente.
La paura c'è e satura quotidianamente l'esistenza umana, mentre la deregulation planetaria penetra fin nelle sue fondamenta e i baluardi difensivi della società civile cadono in pezzi.