Osserva la paura e la paura va via.— Raffaele Morelli
Osserva la paura e la paura va via.
Oggi lo dicono anche le ultime ricerche sul cervello che dobbiamo uscire dai binari troppo stretti del quotidiano. Il vero antidoto è dare spazio alle novità, intraprendere nuovi progetti: far diventare la propria vita di tutti i giorni un'avventura.
Eros con le sue ali, rivela che appartiene a mondi sottili, aerei, rapidi, celesti, che vive in una dimensione invisibile, quella dell'anima, e che solo la mente libera dalle identificazioni può coglierne la portata.
Se volete stare bene smettete di interrogarvi sulle conseguenze di ogni vostra azione, nell'ambiziosa illusione di fare sempre e comunque la cosa giusta.
La morte non è un evento estremo e conclusivo, è un elemento della vita con il quale noi tutti coabitiamo.
Il talento non si addice all'uomo cerebrale. Sfugge colui che vuole capire. Ama solo chi ambisce a diventare nessuno.
Non possiamo essere coraggiosi senza aver paura.
Si immagini da qualche parte in un romanzo, questo la aiuterà a lottare contro la paura.
La paura ci impedisce di vedere e di cogliere le occasioni di salvezza che ancora ci restano e che sono spesso a portata di mano.
Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti.
Nella Vita e nella Storia vi sono casi in cui non è lecito aver paura.
Le grandi emozioni incomprensibili fanno paura, almeno a me.
La paura c'è e satura quotidianamente l'esistenza umana, mentre la deregulation planetaria penetra fin nelle sue fondamenta e i baluardi difensivi della società civile cadono in pezzi.
La paura nasce più tosto che altra cosa.
La paura del pericolo è diecimila volte più agghiacciante del pericolo stesso: il peso dell'ansia ci pare più greve del male temuto.
Il pauroso vede pericoli anche dove non ce ne sono.