L'errore di un uomo non diventa la sua legge, né lo obbliga a persistere in esso.
È il potere, non la verità che crea le leggi.
Non imparare dai tuoi errori. Impara dagli errori degli altri così che tu non possa farne.
Ogni uomo ha diritto ad ogni cosa, anche al corpo di un altro uomo. Perciò, finché dura questo diritto naturale di ogni uomo ad ogni cosa, non ci può essere sicurezza per alcuno (per quanto forte o saggio egli sia).
Il privilegio dell'assurdità: a cui nessuna creatura vivente è soggetta all'infuori dell'uomo.
La vita dell'uomo è confinata nella solitudine, nella povertà, nella sporcizia, nella brutalità e infine la durata della vita è alquanto breve.
Un errore nella premessa apparirà solo nella conclusione.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l'unica cosa di cui non ci si pente mai sono i propri errori.
Non isperate che le conseguenze degli errori da voi commessi finiscano prima di voi. Esse diverranno come l'ombra del vostro corpo, e come l'ombra del vostro corpo, se spariranno talvolta col mancar della luce, col tornar della luce riappariranno, e vi faranno presenti.
L'errore più ovvio e più prevalente richiede il sostegno della virtù più disinteressata.
È un errore considerare puramente politico quello che noi facciamo.
Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita.
Non è uomo sí savio che non pigli qualche volta degli errori; ma la buona sorte degli uomini consiste in questo: abattersi a pigliargli minori, o in cose che non importano molto.
Errare e non correggersi, questo è errare!
Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell'uomo?
Meglio un errore fatto da sé, che una verità fatta dagli altri.
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