Errare. Credere o agire in modo contrario alle nostre convinzioni e ai nostri atti.— Ambrose Bierce
Errare. Credere o agire in modo contrario alle nostre convinzioni e ai nostri atti.
Accusare. Dichiarare le colpe e i difetti di qualcun altro, specialmente per giustificarsi di avergli fatto torto.
Ribelle: persona che proponeva una forma nuova di disordine politico, e che è fallita nel suo tentativo di imporlo.
Onora i genitori. Ciò rende le tariffe dell'assicurazione sulla vita più basse.
Mendicità: La condizione di chi ha fatto affidamento sulla solidarietà degli amici.
Rumore. Un puzzo che disturba l'orecchio ovvero una musica non addomesticata. È comunque il prodotto principale e il segno distintivo della nostra civiltà.
Error grande, non meno che frequentissimo nella vita, credere gli uomini più astuti e più cattivi, e le azioni e gli andamenti loro più doppi, di quel che sono. Quasi non minore né meno comune che il suo contrario.
È meglio confessare i propri errori: ci si rtirova più forti.
Un errore ripetuto frequentemente ha una grande forza di persuasione.
L'errore di un uomo non diventa la sua legge, né lo obbliga a persistere in esso.
Il nostro errore più grande è quello di cercare negli altri le qualità che non hanno, trascurando di esaltare quelle qualità che invece realmente possiedono.
Errare è umano; dare la colpa a un altro ancor di più.
L'errore è la regola; la verità è l'accidente dell'errore.
Si trae più profitto dagli errori che si fanno per conto proprio che dalle cose giuste fatte perché qualcun altro te le ha imposte.
È più facile pentirsi di pochi errori che di molti, perché a pentirsi di molti, bisogna condannare e rinnegare troppa parte di sé.
Gli errori fatali della vita non sono dovuti all'irragionevolezza di un uomo: un momento irragionevole può essere il migliore. Sono dovuti alla parte razionale di un uomo.