Alcune delle lezioni migliori si imparano dagli errori passati. L'errore del passato è la saggezza e il successo del futuro.
In tutto il lavoro che facciamo, la nostra risorsa più valida può essere l'atteggiamento all'autocritica. È perdonabile fare degli errori, ma intestardirsi dietro un muro di arroganza e fare lo stesso errore due volte non è perdonabile.
La prova è il riconoscere l'errore, ammetterlo e correggerlo. Avere provato a fare qualcosa ed aver fallito è enormemente meglio di aver provato a non far niente ed esserci riusciti.
Le persone che non fanno errori mancano di temerarietà e di spirito di avventura. Essi sono i freni sulle ruote del progresso.
Alcune delle migliori lezioni che mai impariamo provengono dagli errori passati. L'errore del passato è la saggezza e il successo del futuro.
Infiniti errori assediano da vicino le menti degli uomini, e nessuno è in grado di capire se ciò che sceglie oggi gli andrà bene domani.
Un uomo di genio non fa errori. I suoi errori sono voluti e sono portali di scoperta.
Gli errori e le colpe che avrai commesso diventeranno gradini della tua elevazione, se saprai conoscerli e confessarli.
È già molte volte accaduto nel mondo che un vecchio errore, conosciuto per tale, e come tale mandato in bando, ripresentato poi in capo di certo tempo, fu accolto come eccellente e novissima verità.
Errare è umano, pentirsi è divino, perseverare nel pentirsi è cattolico.
Si trae più profitto dagli errori che si fanno per conto proprio che dalle cose giuste fatte perché qualcun altro te le ha imposte.
L'entità dell'errore è commisurata alla statura di chi lo commette.
Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell'uomo?
L'errore ha i suoi martiri come la verità.
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