Quando si sbaglia, si deve saper fare marcia indietro.
La libertà è una parola che serve solo a fottere la gente.
La ricerca dell'assoluto, di ciò che ci fa uomini, è un processo individuale, un percorso solitario. Questo non significa che non bisogna misurarsi con gli altri, ma è necessario farlo solo dopo aver raggiunto punti saldi, valori incrollabili.
Spesso è così, quelli a cui non daresti una lira, alla fine te lo mettono in culo.
Mentre nella vita di tutti i giorni quello che accade non può essere sempre plateale, nei miei romanzi non potrei mai parlare di una vita vissuta in maniera "normale" dove la normalità sia il suono del presente.
Il male è attratto dai più poveri e dai più deboli. Quando Dio colpisce, colpisce il più debole.
La consapevolezza e l'emozione non erano necessariamente un bene.
Che importanza ha quale strada si sceglie per giungere al Vero? Quel che conta sapere è che non si arriverà mai a scoprirlo.
Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.
Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro.
Soltanto la coscienza del soggetto, il giudizio della sua ragione pratica, può formulare la norma immediata dell'azione.
La gente non sa cosa vuole, nonostante dica il contrario, altrimenti non si meraviglierebbe di continuo.
Il primo passo verso la libertà è la consapevolezza.
Solo gli africani che hanno fatto l'università, che hanno conosciuto il mondo, che hanno imparato a leggere e visto film, solo loro hanno capito l'opportunità, offerta dalla decolonizzazione, di ottenere un rapido progresso materiale e di accumulare ricchezze e privilegi.
Aumenta l'awareness: usatelo per mostrare le tante facce del vostro brand.