Una casa dovrebbe essere una casa, no? Un posto dove gli altri li conosci.
Non gliene fregava molto di nulla, e questo gli avrebbe garantito una lunga esistenza senza depressione.
Siamo il nucleo famigliare ideale. Mangiamo insieme, facciamo giochi istruttivi invece di guardare la televisione, sorridiamo un sacco. Temo di poter ammazzare qualcuno da un momento all'altro.
Ecco come non fare carriera: perdere la ragazza; piantare l'università; lavorare in un negozio di dischi; restare nei negozi di dischi per il resto della vita.
Vorrei che la mia vita fosse come una canzone di Bruce Springsteen. Almeno per una volta.
La notte di Capodanno, in cima a un palazzo di Londra, si incontrano per caso quattro sconosciuti.
Sono Jack Harper. Sono a casa.
Piccola ma sufficiente per me, non soggetta a nessuno, decorosa, e comprata col mio denaro.
Essere felici a casa è il massimo risultato dell'ambizione.
Ogni casa ha il suo odore inconfondibile. Qualcosa che ti eccita e ti spaventa. Come quando torni a casa dalle vacanze e rimani sul ballatoio, con la porta aperta e le valigie a terra. Indeciso se profanare quella strana penombra.
Vorrei avere nella mia casa: una donna ragionevole, un gatto che passi tra i libri, degli amici in ogni stagione senza i quali non posso vivere.
La casa è la ricerca di un nucleo familiare, di una stabilità.
Un'atmosfera amorevole a casa è il fondamento di una vita felice.
Tana per tana, quella delle bestie è preferibile a quella degli uomini. Le caverne sono meglio dei tuguri.
Ogni superficie piana sarà coperta da una o più pile.
L'amore è un fuoco. Ma non saprai mai se scalderà il tuo cuore o brucerà la tua casa.