Una casa dovrebbe essere una casa, no? Un posto dove gli altri li conosci.
Il passato lo padroneggio niente male. È il presente che non capisco.
Con lo sport non puoi sognare come puoi fare se scrivi, se reciti, se dipingi o se fai carriera come dirigente: l'ho capito a undici anni che non avrei mai giocato per l'Arsenal. Undici anni sono davvero pochi per scoprire una così amara verità.
La notte di Capodanno, in cima a un palazzo di Londra, si incontrano per caso quattro sconosciuti.
Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sé.
Un giorno, magari non nelle prossime settimane, ma di certo in un futuro possibile, qualcuno sarà in grado di rivolgersi a me senza infilare la parola «stronzo» in qualche punto della frase.
Ti aprii la mia casa, il mio focolare, il mio cuore. Il tuo dolore divenne anche mio, in modo che tu avessi un aiuto nel sopportarlo.
Adorno diceva che la forma più alta di moralità è non sentirsi mai a casa, nemmeno a casa propria. Sono d'accordo. Non bisogna mai sentirsi troppo a proprio agio. Bisogna sempre essere un po' fuori posto.
La casa è il luogo entro il quale ci rifugiamo per paura del mondo che è fuori di noi.
Una buona casa deve essere costruita, non comprata.
Ah, Dio, quanto mi piacciono i ricchi! Mi piace come vivono. E come vivo io in casa loro.
Un'atmosfera amorevole a casa è il fondamento di una vita felice.
Chi dà il maneggio di casa alle donne, ha sempre il filiere all'uscio.
Casa, dolce casa.
La mia stanza è così piccola che quando ho infilato la chiave, ho rotto la finestra.
Nessun posto è bello come casa mia.