Pochi uomini onesti sono meglio di una moltitudine.
Noi siamo portati, tutti noi, a chiamar fede ciò che forse non è altro se non immaginazione carnale e carnale raziocinio.
Questo governo ha cercato di por fine a quella corsa pazza per cui ognuno si eleva a ministro e predicatore.
Non intendo né bere né dormire, ma andarmene più in fretta che posso.
Lo Stato nello scegliere gli uomini che dovranno servirlo non bada alle loro opinioni. Se sono decisi a servirlo fedelmente tanto basta.
Se le persone viziose sono tutte quante collegate tra loro e appunto perciò costituiscono una forza, allora basterà che le persone oneste facciano anche loro altrettanto. È così semplice.
Ci sono gli invidiosi, ma quando viene il momento sono costretti a dire la verità. L'onestà ha l'ultima parola.
Da noi in Italia il furbo è ritenuto un piccolo eroe da imitare. Chi "frega" gli altri solleva ammirazione. Onestamente non so perché. Io sono italiano ma non la penso così.
Le prostitute sono più vicine a Dio delle donne oneste: han perduto la superbia e non hanno più l'orgoglio. Non si gloriano di quel nulla di cui la matrona si onora. Posseggono l'umiltà, pietra angolare delle virtù gradite al Cielo.
In Italia (ma anche altrove) le cose non sono cambiate molto. Onestà e correttezza sono presenti, ma rare. Si insegna poco, si impara poco, si studia poco, si ricerca poco, si inventa poco.
Un brigante onesto è un mio ideale, come il dittatore onesto nelle Babilonie, suscitate dal dottrinarismo e dalla violenza.
Non c'è nulla più dell'onestà pretesa di mantenere distinto nella propria vita ciò che è pubblico da ciò che è privato, che ecciti l'interesse indiscreto delle piccole società perbene.
Chi è soltanto onesto non è che valga molto.
L'unico bene è l'onestà, gli altri sono beni falsi e fittizi.
L'onestà è lodata da tutti, ma muore di freddo.