Il coraggio non teme il delitto e l'onestà non teme l'autorità.
La borghesia è semplicemente quella parte di popolo che è contenta.
Il riso è il sole che scaccia l'inverno dal volto umano.
L'isolamento fa grandi.
Tempus edax, homo edacior, che io tradurrei volentieri così: il tempo è cieco, l'uomo è stupido.
Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente.
Il coraggio era anche quello. Era la consapevolezza che l'insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
Qualsiasi idiota è capace di prendere una tigre per i coglioni, ma ci vuole un eroe per continuare a stringere.
La grande politica è quella delle risoluzioni audaci.
Il coraggio è alzarsi ogni mattina sapendo che devi affrontare un mondo malvagio, e conservare un animo sereno per fare un po' di bene senza contare sulla riconoscenza di nessuno.
I coraggiosi sono semplicemente coloro che hanno chiara la visione di ciò che gli sta dinanzi, gloria o pericolo che sia, e pur tuttavia gli corrono incontro.
Il coraggio è il prezzo che la vita esige per l'assegnazione della pace.
Il coraggio non è che l'attitudine o l'abitudine di chiudere gli occhi all'occorrenza.
Io? Furbizia e tanti libri. Ci sono cose più importanti: amicizia... e coraggio.
Campassi mille anni, cosa che non mi sembra probabile, non capirò mai dove presi il coraggio di alzarmi e parlare in quel modo, ma sapevo che una volta fatto non mi sarei tirato indietro.
Non c'è bisogno di essere eroi, basterebbe ritrovare il coraggio di aver paura, il coraggio di fare delle scelte, di denunciare.
Le persone crescono attraverso l'esperienza se affrontano la vita con onestà e coraggio. Ecco come si costruisce il carattere.
La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.
L'onestà è spesso un lusso.
La politica migliore è l'onestà.
Oggigiorno abbiamo più dottori di onestà che uomini onesti.
Le persone oneste ed intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione, perché sono sempre in minoranza.
Se non vi fossero gli onesti, ma predicanti l'amoralità come Nietzsche, il mondo sarebbe d'una insopportabile virtù o ipocrisia.
Chi è fedele nel poco lo è anche nel molto e chi è disonesto nel poco lo è anche nel molto.
Un giocatore è sempre onesto. Bara con sé stesso ma mai con gli altri.
E l'idea mia è tutta qui: se le persone viziose sono tutte quante collegate tra loro e appunto perciò costituiscono una forza, allora basterà che le persone oneste facciano anche loro altrettanto.
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