Il coraggio militare ha nulla a che fare col coraggio civile.
La ricchezza fu sempre il primo titolo alla stima.
Anche il sole ha le sue macchie.
La vendetta non ha preveggenza.
La verità storica è una favola convenzionale.
Un padre deve sempre dividere il suo pane coi figli, in qualsiasi fortuna egli si trovi.
Il vero coraggio è la quantità di simulazione disponibile.
Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo.
Superare un limite, un confine stabilito, prima che coraggio, è disciplina, esperienza, aiuto della scienza, della medicina, della fisiologia, della psicologia. Solo concentrando nel corpo e nella mente queste cose si può diventare padroni dell'estremo.
Il tuo cuore è libero, abbi il coraggio di seguirlo.
L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza.
Che cosa rende filosofi? Il coraggio di non serbare alcuna domanda nel cuore.
Soltanto di rado anche il più coraggioso tra noi possiede il coraggio di ciò che veramente sa.
Quanto valga l'uomo di coraggio è cosa incredibile! Un uomo può mettere in fuga un esercito e non è esagerazione. Io ho veduto degli eserciti colti dal panico fuggire davanti non ad un uomo solo ma a meno d'un uomo, davanti ad un pericolo immaginario.
Il coraggio è anche questo: la consapevolezza che l'insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdesi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
Il coraggio cieco e sordo e illimitato e suicida, che nasce dall'amore. Non ha confini il coraggio che nasce dall'amore e per amore si realizza. Non tiene conto di alcun pericolo, non ascolta nessuna forma di raziocinio. Pretende di muovere le montagne e spesso le muove.