Per avere la vittoria finale, bisogna essere senza pietà.
Non si possono giudicare gli uomini dal volto: essi si conoscono bene solo alla prova.
Le armi non si devono mai impugnare per vani disegni di grandezza né per l'avidità di conquiste.
Quando la vittima è sgozzata, non è più tempo di revocare una condanna a morte.
Esistono governi per i quali niente è sacro.
La pace generale è una chimera.
La stitichezza ha questo di bello: ci dà il senso della lotta e il piacere, poi, della vittoria.
Se vinci c'è una specie di timore nei tuoi confronti. Quando perdi, invece, quelli che sono stati zitti si sentono più forti.
Se domani, dopo la vittoria di stanotte, contemplandoti nudo allo specchio scoprirai un secondo paio di testicoli, che il tuo cuore non si gonfi di orgoglio, figlio mio, vuol semplicemente dire che ti stanno inculando.
Quel che importa non è la nostra vittoria, bensì la nostra resistenza.
Se non accetti di perdere, non puoi vincere.
La sconfitta ha qualcosa di positivo: non è definitiva. In cambio, la vittoria ha qualcosa di negativo: non è mai definitiva.
Non c'è una vittoria che considero migliore rispetto a tutte le altre, o che considero diversa; ho avuto sempre emozioni di gioia e soddisfazione per ogni singola vittoria, sono tutti traguardi molto importanti e prestigiosi.
Può essere un eroe sia quello che trionfa sia quello che soccombe, ma mai quello che abbandona il combattimento.
Infermeria da campo dell'anima. Qual è il mezzo di guarigione più forte? La vittoria.
I veri vincitori non sono quelli al vertice, ma coloro che sono arrivati più lontano sulla strade più difficili. La tua vittoria non può arrivare mai ai titoli dei giornali. Ma tu la conosci, e questo è ciò che conta.