Vincere turpemente non è vincere.— Baltasar Gracián
Vincere turpemente non è vincere.
Non manifestare l'inganno, sebbene oggi sia impossibile vivere senza. Fa' sì che la tua più grande astuzia consista nel nascondere ciò che suona come astuzia.
Il saggio fa immediatamente quello che lo stolto fa per ultimo.
Pochi sono gli amici di un uomo in sé, molti quelli della sua buona sorte.
I difetti non si avvertono soltanto in chi si fa notare poco.
L'unico fascino del matrimonio consiste nel fatto che rende una vita tessuta di inganni assolutamente necessaria per entrambe le parti.
Eppure non mi pare peccato imbrogliare colui che spera di vincere barando.
La moda e la pubblicità producono uniformità, mentre pretendono di soddisfare la passione del pubblico per la diversità.
Dacché la società umana ebbe impostori, sorsero preti, se già i primi non furono essi. Certo però i maggiori, i più astuti, i più fortunati impostori del genere umano furono sempre i preti.
È dell'uomo onesto non imbrogliare nessuno, nemmeno in punto di morte.
Per natura ogni fama è inganno. Talvolta si scopre però che dietro, nascosta, qualcosa c'è. Che sorpresa!
L'istinto difficilmente inganna perché non calcola.
È più vergognoso non fidarsi dei propri amici che esserne ingannati.
Nessuno può elargire benefici con tanta avvedutezza da non ingannarsi di frequente: cadano pure nel vuoto, purché qualche volta non vadano perduti.
Inganniamo noi stessi così spesso che potremmo farne la nostra professione quotidiana.