Vincere turpemente non è vincere.
Quanto più una torcia fa luce, tanto più si consuma e tanto meno dura.
Non mostra di essere veramente grande chi bada ad ogni piccolezza.
Certuni sarebbero saggi, se non fossero persuasi di esserlo.
Il sapere e il valore concorrono entrambi a dar grandezza. Sono due grandi doti e rendono immortali: uno vale tanto quanto sa, e il sapiente può tutto. Un uomo privo di istruzione è un mondo al buio. Consiglio e forza; occhi e mani: senza valore la sapienza è sterile.
Il possedere un carattere allegro è sicuramente la più grande fortuna che ci possa essere concessa.
Dacché la società umana ebbe impostori, sorsero preti, se già i primi non furono essi. Certo però i maggiori, i più astuti, i più fortunati impostori del genere umano furono sempre i preti.
Nessuno è come sembra, e quasi tutto, a parte il tradimento vero e proprio, è menzogna e inganno. E il giorno in cui scopriamo che neanche noi siamo diversi, è il giorno in cui ci viene meno la voglia di vivere.
La fede, credenza cieca che serve da fondamento a tutte le religioni, non è che fonte di errori, illusioni, imposture.
L'amore è lo stato in cui l'uomo vede, il più delle volte, le cose così come non sono.
Ma cosa, per servire i nostri fini privati, proibisce l'inganno dei nostri amici?
In che consiste la vera condizione dell'uomo sulla terra e in che consiste quell'inganno che rende l'uomo infelice? L'inganno consiste nel fatto che gli uomini si dimenticano della morte, dimenticano che essi in questo mondo non vivono, ma passano.
La modestia è una forma raffinata di vanità. È una menzogna.
Nessun popolo al mondo si lascia imbrogliare con la classe degli italiani. Non siamo ingenui, tutt'altro. Siamo dei signori che, nell'esser vittime di piccoli inganni, vedono la prova della propria nobiltà.
Chi ha ingannato una volta è sempre sospettato.
Chi per virtù si astiene dall'ingannare gli altri è spesso incline per vanità a ingannare se stesso.