gesuita, scrittore e filosofo spagnolo
Abbi degli amici. È come esistere due volte.
Bisogna vedere e udire, ma saper tacere.
La troppa confidenza ingenera e facilita il disprezzo.
Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.
Nessuno è tanto perfetto da non avere bisogno qualche volta di ammonimenti o consigli. Ed è uno sciocco senza rimedio colui che non li ascolta.
Il medico saggio deve essere esperto tanto per prescrivere un rimedio quanto per non prescrivere nulla.
Pochi sono gli amici di un uomo in sé, molti quelli della sua buona sorte.
All'uomo saggio sono più utili i suoi nemici, che allo sciocco i suoi amici.
A vent'anni un uomo è un galletto, a trenta un leone, a quaranta un cammello, a cinquanta un serpente, a sessanta un cane, a settanta una scimmia, e ad ottanta non è più niente.
Il successo nelle imprese è assicurato dalla padronanza di sé con cui si compiono.
Ci sono alcuni che fanno gran caso di quello che importa ben poco, e poco caso di quel che vale molto.
La fantasia giunge più lontano della vista.
La speranza è la più grande falsificatrice della verità.
Il possedere un carattere allegro è sicuramente la più grande fortuna che ci possa essere concessa.
Quanto più una torcia fa luce, tanto più si consuma e tanto meno dura.
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Impara a giocare la carta dell'indifferenza. È la più scaltra delle vendette. Perché vi sono molti di cui non avremmo saputo nulla se qualche loro nemico noto non ne avesse parlato. Non vi è vendetta come l'oblio, che seppellisce l'indegno sotto la polvere della sua nullità.
L'artificio offre rimedio al brutto e perfeziona il bello.
L'invidioso non muore mai una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal plauso della gente.
Per acquistare stima, bisogna accostarsi ai più eminenti; una volta acquistata, bisogna stare fra i mediocri.