A che scopo vuoi ancora attaccare? Siedi come uno che ha vinto!
Il pensiero del suicidio è un energico mezzo di conforto: con esso si arriva a capo di molte cattive notti.
Le donne amano per lo più un uomo importante in modo da volerlo avere tutto per sé. Volentieri lo metterebbero in clausura se la loro vanità non le dissuadesse: questa vuole che egli appaia importante anche di fronte agli altri.
Il nostro prossimo non è il nostro vicino, ma il vicino del vicino. Così pensa ogni popolo.
Là dove la solitudine finisce, comincia il mercato; e dove il mercato comincia, là comincia anche il fracasso dei grandi commedianti e il ronzio di mosche velenose.
È prerogativa della grandezza recare grande felicità con piccoli doni.
La leadership è far fare a qualcuno ciò che non vuole fare per ottenere ciò che vuole ottenere.
Tra chi vince in battaglia mille volte mille nemici e chi soltanto vince sé stesso, costui è il migliore dei vincitori di ogni battaglia.
Vinco perché non mollo mai, ma guai pensare che l'arte sia una gara.
La vittoria è più dolce quando hai conosciuto la sconfitta.
Solo valutando tutto esattamente si può vincere, con cattive valutazioni si perde. Quanto esigue sono le probabilità di vittoria di chi non fa alcun calcolo!
Non è cosa che gli uomini nel vivere del mondo debbino piú desiderare e che sia piú gloriosa, che vedersi el suo inimico prostrato in terra ed a sua discrezione; e questa gloria la raddoppia chi la usa bene, cioè con lo adoperare la clemenzia, e col bastargli d'avere vinto.
Così procedono i nostri discorsi, eterna vittoria del linguaggio sull'opacità delle cose, silenzi luminosi che dicono più di quel che tacciono.
Sono i vinti che governano il mondo.
La nuvola nasconde le stelle e canta vittoria ma poi svanisce: le stelle durano.
Il timore di un danno frena. L'azione logora. La prospettiva di un vantaggio incita.