Più duro il conflitto, più glorioso il trionfo.
Il sospetto è il compagno delle anime meschine.
Tutte le chiese istituzionali nazionali, che siano ebraiche, cristiane o turche, mi sembrano null'altro che invenzioni umane, costituite per terrorizzare e asservire il genere umano e monopolizzare il potere e il profitto.
Ciò che otteniamo facilmente, stimiamo con leggerezza; è solo la preziosità che dà ad ogni cosa il suo valore.
La società è prodotta dai nostri bisogni, e il governo dalle nostre debolezze.
Il mio paese è il mondo, e la mia religione è agire bene.
Quando stacchi tutti e arrivi da solo, la vittoria ha il sapore del trionfo.
È solo il combattimento che ci compiace, non la vittoria.
La vittoria per me è non mollare, non importa cosa mi piove addosso, posso farcela, posso continuare.
Vincere è sempre una grande tentazione: il prezzo è la perdita dell'uguaglianza.
La miglior vittoria è quando l'avversario si arrende di sua propria iniziativa prima che vi siano davvero delle ostilità... È meglio vincere senza combattere.
Il consumismo ha vinto laddove nessuna ideologia, credo o fede hanno potuto prevalere.
Non è tanto importante chi inizia il gioco ma chi lo finisce.
L'importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene.
La vittoria è un'illusione dei filosofi e degli stolti.
Il rugby è uno sport straordinario, l'unico dove la vittoria passa sempre dalle mani del compagno.