La burocrazia sta alla politica come il mistero alla religione.— Oscar Farinetti
La burocrazia sta alla politica come il mistero alla religione.
Il lavoro garantito per chi non ha voglia di lavorare è un delitto perché i ragazzi che vogliono, e non possono, restano a casa.
Noi italiani siamo l'uno per cento del pianeta. Una pulce. Ma per una serie di circostanze siamo considerati i più "fighi". Gli stranieri ci disistimano come senso civico, ma adorano la nostra qualità della vita. Quindi bisogna esportare bellezza: agroalimentare, moda e design, industria manifatturiera di precisione, arte e cultura.
Se non avessi avuto mio padre avrei fatto l'operaio. Bisogna tenere in piedi lo Stato sociale, abolire le lobby, gli egoismi organizzati. Senza altruismo si muore.
Era la potenza innovativa del Pd l'ostacolo più grande all'espansione dell'antipolitica.
Il compito della politica non è fare le manifestazioni ma cambiare le cose.
La sinistra è una professione, la più promettente.
Antipolitica è rapinare pensionati e lavoratori perché banchieri, miliardari ed evasori corrono più veloce e non si fanno prendere.
È il Sistema che impedisce alle donne di entrare in parlamento. Si è avuta la dimostrazione che non è vero che le donne non sono votate, è che non le candidano.
Siccome la politica è la scienza del possibile, sembra attraente solo a cervelli di seconda categoria.
La politica delle cose: fai quel che devi, succeda quel che può.
In un'intervista alla Stampa, Giorgio Bocca ha detto che io sono un bravissimo giornalista che non capisce nulla di politica. Bocca non mi delude mai: riesce sempre a dire di me quello che io penso di lui.
La continuità tra il ventennio fascista e il trentennio democristiano trova il suo fondamento sul caos morale e economico, sul qualunquismo come immaturità politica e sull'emarginazione dell'Italia dai luoghi per dove passa la storia.
Bisogna aspettarsi di tutto in politica, fuorché lasciarsi cogliere di sorpresa.