L'ingrediente essenziale della politica è il tempismo.
Il passato deve essere rispettato e riconosciuto, ma non adorato. E' il futuro il luogo dove troveremo la nostra grandezza.
A partire da un'apertura alla trascendenza potrebbe formarsi una nuova mentalità politica ed economica che aiuterebbe a superare la dicotomia assoluta tra l'economia e il bene comune sociale.
Oggi i temi della politica sembrano il più delle volte così... insomma, pettegolezzi da parrocchia.
Ogni cultura e arte, ornamento dell'umanità, e il migliore ordinamento sociale sono frutti della insocievolezza, la quale si costringe da sé a disciplinarsi ed a svolgere quindi compiutamente con arte forzata i germi della natura.
Sta arrivando un'elezione. Viene dichiarata la pace universale, e le volpi hanno un sincero interesse nel prolungare la vita del pollame.
Se metti quindici democratici in una stanza avrai venti opinioni.
Io non sono, comunque, uno di quelli che crede che la giustizia sia estranea alla cultura, tanto meno alla cultura politica.
Il problema è che il 90% dei politici rovina il buon nome di tutto l'altro 10%.
Ho sentito la vita politica come un dovere e il dovere dice speranza.
Certe volte penso a cosa sarebbe accaduto se i social network fossero esistiti al tempo in cui Togliatti decise l'amnistia per i fascisti o quando Berlinguer ebbe il coraggio di sostenere che si stava meglio sotto l'ombrello della Nato che sotto quello del patto di Varsavia.
Ci sono due metodi, o mezzi, tramite i quali i bisogni e desideri dell'uomo possono essere soddisfatti. Uno è la produzione e lo scambio dei beni; questo è il mezzo economico. L'altro è l'appropriazione non ricompensata di beni prodotti da altri; questo è il mezzo politico.