Fra uomini e donne non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia.
— Oscar Wilde
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La nostra interpretazione
Il pensiero espresso mette al centro il rapporto tra uomo e donna come qualcosa di intrinsecamente instabile, difficilmente neutro. Quando due persone di sesso diverso entrano in relazione, si crea un campo di forze in cui l’indifferenza è quasi impossibile. Il legame tende a trasformarsi in attrazione, tensione, conflitto, idealizzazione, ma fatica a restare su un piano pacato e paritario. L’idea di amicizia come affetto disinteressato, equilibrato, non possessivo viene messa in discussione: tra uomo e donna sarebbe sempre minacciata da desiderio, gelosia, aspettative o delusioni.
Si afferma che l’altro sesso diventa facilmente oggetto di desiderio o di idealizzazione, oppure bersaglio di risentimento, ma raramente compagno neutro di cammino. Questo modo di vedere invita a riflettere sulla difficoltà di mantenere confini chiari, di accettare l’altro senza volerlo possedere o elevare su un piedistallo. In controluce emerge anche una critica alle convenzioni sociali e ai ruoli di genere: l’impossibilità di amicizia non nasce solo dai sentimenti individuali, ma anche da come la società ha insegnato a uomini e donne a guardarsi, desiderarsi, giudicarsi e scontrarsi.