La verità è interamente e assolutamente una questione di stile.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
Noi viviamo nell'epoca in cui la gente è così laboriosa da diventare stupida.
Uno può avere la percezione dell'insieme della vita, ma nessuno dovrebbe ricordarne i dettagli. I dettagli sono sempre volgari.
Al giorno d'oggi c'è tanta gente vanitosa che frequenta la società fingendo d'esser buona, che io credo sia segno di un temperamento dolce e modesto quello di fingere d'essere cattivo.
È la critica che rende la mente uno strumento raffinato.
È una cosa terribile per un uomo scoprire improvvisamente che per tutta la vita egli non ha detto altro che la verità.
Il saggio cerca la verità, lo sciocco crede di averla trovata.
La verità è l'errore che fugge nell'inganno ed è raggiunto dal fraintendimento.
Non ho la verità in tasca come tanti credono, ho la mia verità.
La verità è che la verità è banale.
L'incanto della natura, il mistero affascinante che l'avvolge sono forse l'unica chiave di cui disponiamo per cercare di aprire la porta che ci separa dalla verità.
Il solo fondamento della verità è la possibilità di negarla.
L'accondiscendenza partorisce amici, la verità odio.
Spesso la verità riceve più danno dall'ardore dei suoi difensori che dagli argomenti dei suoi avversari.
Il vero è tanto più gradito quanto sia ispido di difficoltà, e più stimata è la rivelazione che assai ci sia costata.