Chi dice sempre la verità, evidentemente non ha altro da dire.— Roberto Gervaso
Chi dice sempre la verità, evidentemente non ha altro da dire.
Date un luogo comune a un fanatico e ne farà un dogma.
C'è chi non ha mai fatto male solo perché non ne ha avuta l'occasione.
L'aforisma è come l'asparago: il buono è nella punta.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Anni fa Umberto Eco si tagliò la barba per non farsi riconoscere. Poi, visto che nessuno lo riconosceva, se la fece ricrescere.
La logica ha già fatto notare che, se non c'è nessuna verità, neppure questa può essere la verità.
La verità non ha ora, è di tutti i momenti, specialmente dei momenti in cui ci sembra inopportuna.
La verità è realmente un'ambizione che sta al di sopra di noi.
Raramente si dicono verità che meritino di essere dette. Bisognerebbe scegliere le verità con la stessa cura con cui si scelgono le menzogne, e scegliere le nostre virtù con quella stessa cura che dedichiamo alla scelta dei nostri nemici.
Lasciate che vi dica la verità. La verità è ciò che è, e quello che dovrebbe essere è una fantasia. Una terribile, terribile menzogna che qualcuno ha dato alla gente molto tempo fa.
Non tutti possono vedere la verità, ma possono esserla.
La verità è una cosa troppo complicata perchè permetta qualcosa di differente dalle approssimazioni.
La più piccola iniziale deviazione dalla verità si moltiplica, via via che procede, mille volte tanto.
Il rapporto con la verità divide gli uomini perché di fronte ad essa ogni individuo deve essere solo e perdere in qualche modo di vista quel che fanno gli altri. Non guardava in questa direzione Gesù, quando diceva di esser venuto a portare la spada?
La verità detta in modo comprensibile non sarà mai non creduta.