Le imperfezioni ci fanno conoscere la nostra grande miseria.
La pace dello spirito si può mantenere anche in mezzo a tutte le tempeste della vita.
Camminate con semplicità nelle vie del Signore e non tormentate il vostro spirito.
Bisogna tollerare le nostre imperfezioni, non già amarle o accarezzarle.
Stimati fortunato per essere stato fatto degno di partecipare ai dolori dell'Uomo-Dio.
Dove c'è più sacrificio, c'è più generosità.
Il fatto che l'attività svolta in modo così imperfetto sia stata e sia tuttora per me fonte inesauribile di gioia, mi fa ritenere che l'imperfezione nell'eseguire il compito che ci siamo prefissi o ci è stato assegnato, sia più consona alla natura umana così imperfetta che non la perfezione.
Tutto è imperfetto, non c'è tramonto così bello da non poterlo essere di più, o brezza lieve che invita al sonno che non possa favorire un sonno ancora più sereno.
Se l'imperfetto viene definito come un male, allora ogni cosa diviene un male, perché ogni cosa è imperfetta.
Imperfettamente conosciamo e imperfettamente amiamo.
Dio mi ha fatto imperfetto e mortale. Permettete che sia, almeno, un po' seccato.
Le imperfezioni degli altri ci aiutano anche a non attenderci da loro una qualche felicità, pienezza o compimento che in realtà possiamo trovare in Dio soltanto.
Il senso delle nostre imperfezioni ci aiuta ad avere paura. Cercare di risolverle ci aiuta ad avere coraggio.
Oh! Come è necessaria l'imperfezione per essere perfetti!
Fa parte delle imperfezioni e delle rinunce della vita umana il fatto che la nostra infanzia debba diventarci estranea e cadere nell'oblio, come un tesoro sfuggito a mani che giocavano, e precipitato in un pozzo profondo.