Chi vuol vivere in pace vede, soffre e tace con pazienza.
Tenetevi sempre saldi nell'umiltà.
La prima virtù di cui ha bisogno l'anima che tende alla perfezione è la Carità.
Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere.
Se ti sopraggiunge qualche languore o debolezza di spirito, corri ai piedi della Croce.
Le imperfezioni ci fanno conoscere la nostra grande miseria.
La morte inizia quando qualcuno accetta di essere morto.
Chi si rassegna non vive: sopravvive.
Dentro un ring o fuori, non c'è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.
Vivere con leggerezza, ma non sconsideratamente; essere gioiosi senza essere chiassosi, essere coraggiosi senza essere temerari; mostrare fiducia e allegra rassegnazione senza fatalismo - questa è l'arte di vivere.
Ciò che dà alla tragedia il suo particolare slancio verso l'alto è il sorgere della convinzione che il mondo, che la vita non ci possano dare nessuna vera soddisfazione, e che perciò non meritino il nostro attaccamento: in ciò consiste lo spirito tragico, il quale conduce alla rassegnazione.
L'errore peggiore che possiamo fare nella vita è lasciar perdere quando sappiamo tutti di avere ancora una missione da compiere.
Occorre molto tempo a una persona naturalmente fiduciosa per accettare l'idea che dopo tutto Dio non lo aiuterà.
Penso che la nostra società sia contrassegnata da molte perdite, dalla difficoltà di capire, a tutte le età e al di là di ciò che abbiamo conquistato, che cosa vogliamo veramente nella vita.
Non ci sono vecchi felici: ci sono solamente vecchi rassegnati.
La filosofia nasce come istanza critica, non accettazione dell'ovvio, non rassegnazione a quello che oggi va di moda chiamare sano realismo.