Il dolore, in chi manca di pane, è più rassegnato.— Ugo Foscolo
Il dolore, in chi manca di pane, è più rassegnato.
Gli uomini non hanno che due freni, il pudore e la forca.
Armoniosi accenti, dal tuo labbro volavano, e dagli occhi ridenti, traluceano di Venere i disdegni e le paci, la speme, il pianto e i baci.
L'odio è la catena più grave insieme e più abietta, con la quale l'uomo possa legarsi all'uomo.
Chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve.
L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità.
Pensarlo possibile ti spinge a darti da fare. Se ti rassegni, se pensi che invece il meglio sia passato, allora ti metti nel tuo angolo, immobile, ad aspettare l'arrivo del peggio.
La cosa peggiore non è cadere, bensì non rialzarsi e giacere nella polvere.
Chi getta la spugna non vince mai, e un vincente non getta mai la spugna.
Vi è in ogni uomo una capacità enorme di rassegnazione, l'uomo è naturalmente rassegnato. È per questo che dura.
Sapeva che nella vita viene il momento in cui brutto e bello svolgono piú o meno la stessa funzione, quando tutto ciò che guardi altro non è che un gancio a cui appendere le sensazioni scomposte del corpo, e i brandelli della mente.
Ulrich è alle prese con il suo (e della sua generazione) vuoto di poter essere, con un'apatica rassegnazione.
La rinuncia: l'eroismo della mediocrità.
Occasionalmente può capitare di imbattersi in qualcosa che non ha soluzione. Rassegnatevi e accettate la situazione, la vita va avanti. Fate assegnamento sul fatto di incontrare questo tipo di problemi solo una volta o due durante la vostra carriera lavorativa.
Io, quando so di poter cambiare le cose, divento attiva come un ciclone. E, quasi sempre, riesco a cambiarle. Ma, quando so di non poterci far nulla, mi rassegno.