Quanto più crescono gli assalti del nemico, tanto più Dio è vicino all'anima.
La vita è una lotta dalla quale non possiamo ritrarci.
Le imperfezioni ci fanno conoscere la nostra grande miseria.
Chi medita cerca di conoscere i suoi difetti, tenta di correggerli e si modera negli impulsi.
Chi non medita è come colui che non si specchia mai.
L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina.
O Signore, quando leggo la Tua Bibbia, come ancora nel mio avido scetticismo, ho dei momenti di fede gentile! O Signore, perché mi tormentasti e mi tormenti coll'incertezza?
Per chi cerca una spiegazione ultima delle cose, Dio può costituire una grande tentazione. Ma, talvolta, è bene resistere alle tentazioni.
Dio è l'invisibile evidente.
Chi riesce a mantenere la propria anima orientata verso Dio mentre un chiodo la trafigge, si trova inchiodato al centro stesso dell'universo. È il vero centro, che non sta nel mezzo, che è fuori dello spazio e del tempo, che è Dio.
Dio non è che l'immagine di qualche cosa, principio, forza, idea, spirito, volontà, che noi non possiamo concepire né nominare.
Quando si incontra Dio, la prima scoperta è l'insignificanza di tutte le cose che anche oggi i cristiani, esclusi ovviamente i santi, prendono così ridicolmente sul serio.
Se Dio esiste ed è accessibile a noi, la sua mente e le nostre possono a loro volta differire l'una dalle altre in complessità e non in qualità.
Io non credo in un Dio personale e non ho mai negato questo fatto, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare.
Dio sa quello che fa; tutto è per il meglio: preghiamo e speriamo.
Dio è il male.