Il teatro è il luogo dove "io è morto" può assumere espressione.— Paolo Ferrari
Il teatro è il luogo dove "io è morto" può assumere espressione.
Il modo più bello, secondo il mio parere, Di serbare il silenzio, è quello di tacere.
Quando entri in un meccanismo come quello del cinema, è estremamente difficile uscirne. Il teatro rimane uno dei cardini principali nel cinema, la mia esperienza teatrale rimane un fatto fondamentale. È stata la base.
Io penso che sia dovere dei commedianti scoprire dove la linea è tracciata e superarla deliberatamente.
Il teatro è un po' come partire ogni anno per un piccolo servizio militare: mi piace fare uno spettacolo che rimanga di alta qualità nel corso di tutte le repliche, da Roma fino all'ultima provincia del nostro paese.
Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita.
Se uno spettacolo non va bene sto male, sto proprio male. Io voglio solo che vada tutto bene, che le persone ridano, che si divertano, che escano contente e quando vedono gli amici dicano 'oh, guarda quello è troppo forte!'. Questo è il successo, questo è il teatro.
La mia giovinezza è il periodo che ricordo più spesso, anche se non è stato facile, ma pieno di parole che si confondevano con il teatro.
La gavetta da attore l'ho fatto a teatro.
Molte persone piangono alla fine del film. Altre escono e si fumano una sigaretta. Altre ancora escono nel bel mezzo del film e si fumano una sigaretta. Ciascuno gestisce il film come meglio crede... ma chiunque vada a teatro, invece, conosce esattamente quello che sta per ottenere.
Il fine del teatro è quello di divertire.
La politica è teatro. Quando si alza il sipario io faccio la mia parte.