Solo nello sguardo di Dio c'è il futuro per noi.— Papa Francesco
Solo nello sguardo di Dio c'è il futuro per noi.
Le nostre certezze possono diventare un muro, un carcere che imprigiona lo Spirito Santo.
L'incontro con Gesù vivo, nella sua grande famiglia che è la Chiesa, riempie il cuore di gioia, perché lo riempie di vita vera, di un bene profondo, che non passa e non marcisce.
Il credente non è un arrogante; al contrario, la verità lo fa umile, sapendo che, più che possederla noi, è essa che ci abbraccia e ci possiede. Lungi dall'irrigidirci, la sicurezza della fede ci mette in cammino, e rende possibile la testimonianza e il dialogo con tutti.
In ogni momento della storia è presente la debolezza umana, la malsana ricerca di sé, l'egoismo comodo e, in definitiva, la concupiscenza che ci minaccia tutti.
La pazienza evangelica non è indifferenza al male. Di fronte alla zizzania presente nel mondo il discepolo del Signore è chiamato a imitare la pazienza di Dio, alimentare la speranza con il sostegno di una incrollabile fiducia nella vittoria finale del bene, cioè di Dio.
Domani è subito!
Sono sicuro che non c'è domani.
Ho una visione molto pessimistica del futuro: ogni volta che vedo le news vorrei avere accanto uno psichiatra.
I giovani rappresentano il futuro: è importante che essi non si lascino coinvolgere dalla mentalità dannosa del provvisorio e siano rivoluzionari per il coraggio di cercare un amore forte e duraturo, cioè di andare controcorrente.
Presumo che la vera vecchiaia inizi quando uno inizia a guardare il passato invece che il futuro.
Non si guadagna niente a sapere ciò che sarà; poiché è una gran miseria angustiarsi senza poter far nulla per evitare ciò che deve essere.
Il presente sarebbe pieno di tutti i futuri, se il passato non vi proiettasse già una storia.
L'ottimismo è il belletto che ricopre gli inestetismi del futuro.
Lascia dormire il futuro come si merita.
La vera generosità verso il futuro consiste nel donare tutto al presente.