Dio mi guardi dalla perfezione, il peggior genere letterario che esista.
Tutti i popoli sono per la pace, nessun governo lo è.
Quando non si hanno più capelli, si trovano ridicoli i capelli lunghi.
Essere intelligenti, significa essere diffidenti, anche riguardo a sé stessi.
Gli uomini sono come i cani: quelli che non sono tenuti al guinzaglio sono spesso i più affezionati.
Da quando scalo e arrampico, ho stima di tutte le creature che lo fanno meglio di me, dal ragno all'orango. Ammiro la mancanza di sforzo, l'eleganza che è sempre il risultato di un risparmio di energia. Penso agli animali per desiderio della loro perfezione. Sono i miei patriarchi, i miei maestri.
Le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono.
Fai la perfezione: riconciliati con tuo fratello. Non insultarlo. Amalo. Ma se c'è qualche problema, almeno mettiti d'accordo perché non scoppi la guerra.
Lottare per il perfetto, produce errori contro la gente.
Chiudo un occhio sui peccati di gola purché non si consumino con troppi generi d'importazione danneggiando la bilancia commerciale. Almeno per l'attuale periodo perfezionerei un famoso detto popolare: "Moglie, cibi e buoi...", comprendendo in questi ultimi soprattutto quelli destinati a bistecche.
Poiché prendono per imperfezione i miei piccoli atti di virtù, potranno altrettanto bene ingannarsi prendendo per virtù ciò che è soltanto imperfezione.
Vivere significa sempre tendere in avanti, verso l'alto, verso la perfezione, e raggiungerla.
L'antica repubblica romana è un miracolo, mai più ripetuto, operato da una dirigenza politica di altissimo livello che ha saputo coniugare consenso e potere e dedicare la sua grande capacità di sacrificio al bene dello Stato.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo. È la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".
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