Quando desideri qualcosa, tutto l'universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio.
Un'azione è un pensiero che si manifesta.
Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perché ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un'altra è pensare che il tuo sia l'unico cammino.
In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l'altro nell'abisso.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Dall'alto della montagna tu puoi vedere come sia grande il mondo, e come siano ampi gli orizzonti.
Diciamo male che il tal desiderio è stato soddisfatto. Non si soddisfano i desideri, conseguito che abbiamo l'oggetto, ma si spengono, cioè si perdono ed abbandonano per la certezza acquistata di non poterli mai soddisfare.
Io desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è altro che il suo accessorio.
Un desiderio quand'è tale? Solo quando è appunto un desiderio. Dopo che lo raggiungi pervade e governa solo il vuoto.
Ogni umana attività è indotta dal desiderio.
La gente accetta di adattare i propri desideri, farseli snaturare e indirizzare su oggetti, su automobili e vestiti e apparecchi elettronici e giocattoli inutili che servono a far dimenticare cosa è diventato il mondo.
Per certe persone non prendere quello che non si desidera è la cosa più difficile del mondo.
Per il desiderio nulla è abbastanza, per la natura è abbastanza anche il poco.
Riponi in uno stipetto un desiderio: aprilo, vi troverai un disinganno.
Non desiderare, e sarai l'uomo più ricco del mondo.
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