Più studiamo, più scopriamo la nostra ignoranza.— Percy Bysshe Shelley
Più studiamo, più scopriamo la nostra ignoranza.
Il sole abbraccia la Terra e i raggi di Luna baciano il mare. Ma a che vale tutto questo baciare, se tu non baci me?
V'è una ineffabile eloquenza nel vento,e una melodia nel corso dei ruscellie nel mormorio delle canne sulle loro sponde,che per la sua inconcepibile relazionecon qualcosa entro l'anima nostra,desta gli spiriti a una danza di smarrita estasi.
Ogni mente riflessiva deve riconoscere che non vi è alcuna prova dell'esistenza di una divinità.
I poeti sono i non riconosciuti legislatori del mondo.
Temo i tuoi baci, dolce fanciulla, ma tu non devi temere i miei.
L'amore non può nascere che dall'oscuro desiderio che è in noi stessi di ripetere le sconfitte infantili. L'amore comincia quando ci accorgiamo di aver sbagliato ancora una volta.
Sono consapevole di ciò che manca nella mia vita.
La modestia deriva o dal non conoscere il proprio valore o dal fingere di ignorarlo, vale a dire è o ignoranza, o ipocrisia. Nondimeno, siccome lusinga molto l'amor proprio degli altri, passa per una gran virtù.
Sono sicuro che alcune persone sanno perfettamente a che punto sono le loro rispettive carriere, mentre io in realtà non ci penso molto.
Ricordiamoci sempre che non crede davvero alle sue stesse opinioni colui che non osa dare libero spazio a quelle del suo avversario.
Le situazioni e le persone non possono essere cambiate da un'influenza esterna. Per cambiarle davvero questa convinzione deve provenire dall'interno.
Teoricamente esiste una possibilità di felicità perfetta: credere in quello che c'è di indistruttibile in se stessi e non sforzarsi di aspettarlo.
Grazie alla scienza dello Yoga, l'anima raggiunge un'assoluta padronanza sul corpo e sulla mente, e si serve di questi strumenti per conseguire la realizzazione del Sé, ossia la consapevolezza della propria natura trascendente e immortale, una cosa sola con lo Spirito.
Vivere nel mondo senza avere consapevolezza del suo significato è come vagabondare in una immensa biblioteca senza neppure toccare un libro.
Quello che si vede è l'unica cosa che c'è.