E' solo sul palco che gli attori si sentono vivi.
Fare piangere è meno difficile che far ridere. Per questo, teatralmente parlando, preferisco il genere farsesco.
Il teatro può diventare spaventosamente ripetitivo.
In teatro abbiamo le parole. E le parole hanno uno spazio, rimangono nell'aria. Si possono ascoltare, sentire, possiamo sperimentare il loro peso. Nel cinema, però, le parole sono relegate ad un secondo livello che le assorbe.
Il teatro mi ha aperto ad un mondo nuovo, ad una libertà che prima non conoscevo.
Sul palco mi sento davvero a mio agio e mi manca da morire.
A teatro, di solito, il fascino sono venti ballerine in fila che fanno tutte la stessa cosa. Si presume che venti donne siano più affascinanti che una.
Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
Il teatro è una vera palestra. Come tutti quelli che fanno questo mestiere ho scoperto che si deve studiare e mettersi alla prova ogni giorno, sfidando il giudizio di un pubblico che paga.
Il teatro non lo considero gay, non c'è il sesso: noi sulla scena siamo creature di cartone.
Il letto è il teatro dei poveri.