L'ingordigia è un rifugio emotivo: è il segno che qualcosa ci sta divorando.
L'universo è come una cassaforte per cui esiste una combinazione; ma la combinazione è chiusa dentro la cassaforte.
Non è affatto vero che alcune persone hanno meno bisogno di dormire di altre. È solo che dormono più velocemente.
La vita è uno zoo in una giungla.
Ecco com'è la vita. È un po' come la cucina, puzza altrettanto e bisogna sporcarsi le mani se si vuol far da mangiare; sappia soltanto sbrogliarsela con eleganza. È tutta qui la morale della nostra epoca.
Chi non riesce a mangiare la carne di cavallo non ha bisogno di farlo: che mangi carne di maiale. Ma chi non riesce a mangiare carne di maiale, che mangi quella di cavallo. È solo una questione di gusti.
Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare tutto, e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida.
Mangiare è possedere per mezzo della distruzione.
E' impossibile che un francese mangi da solo.
Il cibo è una delle più grandi gioie della vita. Siamo arrivati a un punto davvero triste dove stiamo trasformando il cibo in un nemico oltre a qualcosa di cui aver paura.
Più che mangiare, siamo mangiati dal cibo che ci impongono.
Assicuro la gentile collega che può contare sulla mia solidarietà: tra un pasto e l'altro non prenderò cibo.
I cattivi vivono per mangiare e bere, mentre i buoni mangiano e bevono per vivere.