L'ingordigia è un rifugio emotivo: è il segno che qualcosa ci sta divorando.— Peter De Vries
L'ingordigia è un rifugio emotivo: è il segno che qualcosa ci sta divorando.
L'universo è come una cassaforte per cui esiste una combinazione; ma la combinazione è chiusa dentro la cassaforte.
La vita è uno zoo in una giungla.
Non è affatto vero che alcune persone hanno meno bisogno di dormire di altre. È solo che dormono più velocemente.
Vedete cari bambini, ogni cosa in questa stanza è commestibile. Anche io sono commestibile. Questo però viene chiamato cannibalismo, miei cari ragazzi, ed è considerato disdicevole in molte società.
Gli animali sono miei amici... e io non mangio i miei amici.
Mangia il Governo, mangia la Provincia; mangia il Comune e il capo e il sottocapo e il direttore e l'ingegnere e il sorvegliante... Che può avanzare per chi sta sotto terra e sotto di tutti e deve portar tutti sulle spalle e resta schiacciato?
Wemmick era alla sua scrivania e stava mangiando - e masticando rumorosamente - un biscotto duro e secco, di cui buttava ogni tanto dei pezzetti nella fessura della bocca, come se li stesse imbucando.
Era così povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola. Spesso prendeva qualcosa di caldo: la febbre.
Che orribile vista ci presenta la mensa dei ricchi, veder adornarla da cuochi e pasticcieri di cadaveri e corpi morti.
Ho sempre sentito che c'era qualcosa di eticamente ed esteticamente osceno nel prendere un bell'animale senziente, colpirlo alla testa, tagliarlo a pezzi e rimpinzarmi.
Non tutti hanno osservato con quanta attenzione mangi chi ha i bocconi contati.
Il ricco mangia, il povero si nutre.
Noi siamo gli infelici schiavi del nostro stomaco.