I bambini sono l'unica forma d'immortalità di cui possiamo essere sicuri.
I genitori sono le ossa su cui i figli affilano i loro denti.
La carenza mondiale di cibo che affligge ben cinquecento milioni di bambini potrebbe essere risolta al costo di un solo giorno di guerra.
Le credenze sono ciò che dividono le persone. Il dubbio le unisce.
Molti politici arrivano in alto per la totale mancanza di qualità per le quali li si vorrebbe tenere in basso.
Una volta che siamo condannati a vivere nella nostra prigione mentale, il nostro unico dovere è quello di ammobiliarla bene.
È più facile far uscire un bambino dalla mamma cha la mamma dal bambino.
Non c'è, per nessuna comunità, investimento migliore del mettere latte dentro i bambini.
Non c'è, a questo mondo, grande scoperta o progresso che tenga, fintanto che ci sarà anche un solo bambino triste.
Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
Se c'è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino, dovremmo prima esaminarlo bene e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi.
I bambini hanno sguardo e memoria, anche quando sembra che non osservino.
Il bambino è turbolento, egoista, senza dolcezza e senza pazienza; e nemmeno può, come il semplice animale, come il cane e il gatto, far da confidente ai dolori solitari.
Non c'è responsabilità più sacra di quella che il mondo ha verso i bambini. Non c'è dovere più importante di garantire che siano rispettati i loro diritti, che il loro benessere sia tutelato, che le loro vite siano libere dalla paura e dal bisogno e che essi possano crescere nella pace.
I bambini capiscono da soli, intuitivamente, che il mondo in cui sono nati che non è un luogo facile e benedetto.
C'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini.