Dopo aver mentito occorre buona memoria.— Pierre Corneille
Dopo aver mentito occorre buona memoria.
La ragione e l'amore sono nemici giurati.
Tutti i mali sono uguali quando sono estremi.
L'amore è un tiranno che non risparmia nessuno.
Un servigio al di sopra di ogni ricompensa, costringendo a troppa gratitudine, diventa quasi un'offesa.
A raccontare i propri mali, spesso vi si porta sollievo.
La coscienza dell'uomo non ha riposo se non nella verità. Chi mente, se anche non viene scoperto, ha la punizione in sé medesimo, egli sente che tradisce un dovere e che si degrada.
Il peccato possiede molti utensili, ma la menzogna è il manico che si adatta a tutti.
Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.
Mentire con garbo è un'arte, dire la verità è agire secondo natura.
Ovunque si vada, regna la menzogna. La forma che essa assume nel XX secolo è soprattutto quella brutale, appariscente e chiassosa dell'impostura, quella del XIX secolo, più ovattata, era l'ipocrisia.
La fronte, gli occhi, il volto molto spesso mentono; le parole spessissimo.
Solo le donne e i medici sanno quanto la menzogna sia necessaria e benefica agli uomini.
La menzogna è pesante, chi ne abusa può trovarsela al piede come una palla di piombo.
Un uomo sano di mente è soltanto uno che sa mentire meglio di un pazzo.
La verità è una; ma innumerevoli sono le menzogne che ne usurpano il nome, il volto, la voce, le vesti e l'andatura.