Colui che misura, non dà nulla.
È finito il tempo di fare da spettatore sotto il pretesto che si è onesti cristiani. Troppi ancora hanno le mani pulite perché non hanno mai fatto niente. Un cristiano che non accetta il rischio di perdersi per mantenersi fedele a un impegno di salvezza, non è degno d'impegnarsi col Cristo.
Per il momento non c'è più conflitto tra uomini di ragione e uomini di fede. Siamo tutti in ginocchio.
Si può essere pagani anche sotto insegne cristiane, e irreligiosi anche se tutori di cose di religione.
La redenzione non ha né surrogati né mezze vie.
Chi crede sa che il deserto può fiorire in una notte.
La svolta epocale sarebbe la semplificazione. Il contenimento di una burocrazia asfissiante.
L'inclinazione a esagerare, a reprimere o distorcere la verità, volenti o nolenti, è una debolezza naturale dell'uomo, e il silenzio è necessario per superarla. Un uomo di poche parole raramente sarà irriflessivo nei suoi discorsi; misurerà ogni parola.
Non è sufficiente essere spiritosi: bisogna anche avere abbastanza spirito per evitare di averne troppo.
I tre segni di grandezza sono: generosità nel pianificare, umanità nell'esecuzione, moderazione nel successo.
Bisogna però saper andare con il senso della misura in luoghi che non ti appartengono.
L'esperienza di Arnold Schwarzenegger ha insegnato che in una democrazia non si può cambiare niente: sarebbe meglio una dittatura moderata.
La moderazione nel carattere è sempre una virtù, ma la moderazione nei principi è sempre un vizio.
Senso dell'umorismo vuol dire senso della proporzione.
Il lavoro moderato rafforza lo spirito; e lo indebolisce quando è eccessivo: così come l'acqua moderata nutre le piante e troppa le affoga.
E' talmente sciocco che non ha vie di mezzo.