Le domande caratterizzano il mondo della prassi, i problemi quello della teoria.
L'Europa termina al confine sovietico. C'è qualcosa di sospetto nel desiderio della potenza egemonica di ieri di metter su casa con chi per tanto tempo ha occupato.
Per cittadini ben educati, anzi cittadini che erano impiegati statali, la libertà era strettamente legata con l'ordine, e quando il 'disordine' della democrazia e dell'economia di mercato si spinge troppo avanti, viene accolto con favore chiunque prometta di riportare l'ordine.
La prassi è inevitabilmente calata entro limiti temporali, la teoria è fondamentalmente svincolata dal tempo.
La tecnologia non si è tanto sostituita al lavoro, quanto piuttosto ha allontanato i lavoratori dai processi produttivi.
Mi feci tante domande che andai a vivere sulla riva del mare e gettai in acqua le risposte per non litigare con nessuno.
Solo le domande più ingenue sono veramente serie. Sono domande per le quali non esiste risposta. Una domanda per la quale non esiste risposta è una barriera oltre la quale non è possibile andare.
Se una domanda può porsi, può pure aver risposta.
A volte, la cosa peggiore che può capitare alle domande è la risposta.
Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare.
Se hai trovato una risposta a tutte le tue domande, vuol dire che le domande che ti sei posto non erano giuste.
Dove non ci sono domande è inutile mettere risposte, ma è inutile anche farsi domande quando non si ha più nessuna speranza di pervenire a vere risposte.
A volte, se si riceve una risposta, si può anche eliminare la domanda.
Fare domande non è il modo di fare conversazione fra gentiluomini.
Ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragionevole è lecita.
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