Odio le citazioni. Dimmi quello che sai.— Ralph Waldo Emerson
Odio le citazioni. Dimmi quello che sai.
L'amicizia, come l'immortalità dell'anima, è troppo buona per essere creduta.
Qualunque gioco stiano giocando su di noi, noi non dobbiamo prendere in giro noi stessi, ma trattare nel nostro privato con la massima onestà e verità.
Gli uomini sopra i quarant'anni non sono adatti a giudicare un libro scritto in uno spirito nuovo.
Le vittorie vere e durature sono quelle della pace e non della guerra.
Il saggio nella tempesta prega Dio, non per salvarsi dal pericolo, ma per sollevarsi dalla paura.
Citare non è affatto un peccato, esistono libri fatti quasi esclusivamente così.
Le nostre citazioni preferite sono quelle conclusioni cui avevamo già pensato, ma alle quali non eravamo ancora arrivati.
Citazione. Ripetizione erronea di parole altrui.
Non v'è meno spirito né meno inventiva nel citare in modo appropriato un pensiero trovato in un libro che nell'essere il primo autore di quel pensiero.
Con le citazioni si mostra la propria erudizione e si sacrifica la propria originalità.
Subito dopo il creatore di una buona frase viene, in ordine di merito, il primo che la cita.
L'esattezza delle citazioni, è una virtù più rara di quel che si pensi.
Io non amo far citazioni; di solito, è una faccenda spinosa: si trascura ciò che precede e segue il passo che si cita e ci si espone a mille contestazioni.
Nelle nostre citazioni c'è molto di personale.