L'unica ricompensa della virtù è la virtù.
Il saggio nella tempesta prega Dio, non per salvarsi dal pericolo, ma per sollevarsi dalla paura.
Solo l'obbedienza dà il diritto a governare.
Gli uomini sopra i quarant'anni non sono adatti a giudicare un libro scritto in uno spirito nuovo.
La camminata dell'uomo è protesa in avanti.
La chiave di ogni uomo è il suo pensiero.
Anche i laici possono avere delle virtù, il fatto è che sono vicini alla divinità ma non lo sanno. Sono vicini in modo irrazionale.
Uomini mediocramente morali hanno scritto eccellenti massime; invece uomini virtuosissimi nulla fecero per far durare la tradizione della virtù.
I piaceri sono mortali; le virtù sono invece immortali.
Tra gli uomini c'è una naturale aristocrazia i cui fondamenti sono la virtù e il talento.
Ciò che misura la virtù di un uomo non sono gli sforzi, ma la normalità.
Il senso di colpa si combatte solo con la pratica della virtù.
Le più grandi virtù sono quelle che sono più utili per le altre persone.
Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve.
Non si può pervenire in cima alla montagna senza passare per vie difficili e scoscese; non giungere alla virtù senza che costi assai sforzi e fatiche. Ignorare la strada che s'ha a prendere, mettersi in cammino senza guida, é un volersi smarrire, un mettersi in pericolo della vita.
Niente è più amabile della virtù, niente spinge di più a voler bene, se è vero che proprio per la loro virtù e moralità ci sono care, in un certo senso, anche persone che non abbiamo mai visto.