La matematica non è un pignone, come diceva Coppi.— Renato Pozzetto
La matematica non è un pignone, come diceva Coppi.
Un mio amico ha un ottimo cane da guardia. A ogni rumore sospetto, lui sveglia il cane e il cane comincia ad abbaiare.
Il matrimonio è una cosa esagerata: è come se uno che ha fame comprasse un ristorante.
Difficilmente ho mai incontrato un matematico in grado di ragionare.
Voi avrete anche inventato l'algebra, ma noi siamo quelli che hanno scoperto come usarla.
Il computer non è in grado di trasmettervi il lato emozionale della questione. Può fornirvi la matematica, ma non le sopracciglia.
Non necessariamente chi conosce una proposizione aritmetica conosce qualcosa.
Nella vita, invero, non è mai la proposizione matematica stessa a servirci: la proposizione matematica l'usiamo solo per concludere da proposizioni, che non appartengono alla matematica, ad altre, che parimenti non appartengono ad essa.
L'essenza della matematica è la sua libertà.
La matematica può essere definita come la scienza in cui non sappiamo mai di che cosa stiamo parlando, né se ciò che diciamo è vero.
I cosiddetti pitagorici, che furono i primi a fare matematica, non solo la svilupparono ma vi si immersero completamente, credendo che i principi della matematica fossero i principi di tutte le cose.
Ero un bravo studente in tutte le materie, amavo la matematica e la fisica, ma anche la rigorosa logica dell'antica grammatica, odiavo solo memorizzare date e fatti. Dei poeti tedeschi, amavo specialmente i drammatici, ma odiavo le pedantesche analisi approfondite di questi lavori.
Il desiderio di risparmiare tempo e fatica mentale nei calcoli aritmetici, e quello di eliminare la responsabilità umana di errore, è probabilmente antica quanto la scienza aritmetica stessa.