Cosa ci aspettiamo da una religione, se non abbiamo compassione per gli animali?
La gioia non è nelle cose, è in noi.
La musica è una donna.
Alimenti vegetali invece che animali sono la chiave della rigenerazione. Gesù prese il pane al posto della carne e il vino per sostituire il sangue nell'Ultima Cena.
La musica non esprime la passione, l'amore, la nostalgia di questo o quell'individuo in questa o quella situazione ma la passione, l'amore e la nostalgia stessa.
Coloro che hanno una religione possono ritenersi felici, perché non a tutti è dato credere a cose sopraterrene.
La religione ci rende inadatti ad ignorare la nullità e ci butta nel lavoro della vita.
Abbiamo religioni a sufficienza per farci odiare, ma non a sufficienza per farci amare l'un l'altro.
La tolleranza è il modo più sicuro per attirare le anime alla religione.
Prendiamo la Bibbia: non esiste opera più erotica e mistica della Bibbia, è il libro più venduto più letto, anche perché è facile, quando si sanno i gusti dei lettori La Bibbia infatti è l'unico caso in cui l'autore del libro è anche l'autore dei lettori.
L'opinione piacevole viene accolta come vera: questa è la prova del piacere (o come dice la Chiesa, la prova della forza), di cui tutte le religioni vanno così fiere, mentre se ne dovrebbero vergognare.
Un cambiamento di religione è per l'anima come un cambiamento di lingua per lo scrittore.
La (ricerca della) felicità è davvero la religione dell'individuo moderno, illusoria come tutte le religioni. È una religione senza sacerdoti, che funziona industrialmente.
La religione cristiana è la religione delle cose impossibili; la giudaica, è religione da fanciulli; la maomettana, da porci.
Le religioni sono come le lucciole, per splendere hanno bisogno delle tenebre.
Login in corso...