Cosa ci aspettiamo da una religione, se non abbiamo compassione per gli animali?— Richard Wagner
Cosa ci aspettiamo da una religione, se non abbiamo compassione per gli animali?
In una seppur motivata ostilità non è proficuo il rancore nascosto, ma un aperto chiarimento; perché produce l'emozione necessaria che chiarisce i fatti, separa il giusto da quello ingiusto, e fa vedere quello che c'è da vedere.
Non per vantaggio, neanche per amore di fama e riconoscimento si calpesta la bellezza e la nobiltà in questo mondo.
La gioia non è nelle cose, è in noi.
Alimenti vegetali invece che animali sono la chiave della rigenerazione. Gesù prese il pane al posto della carne e il vino per sostituire il sangue nell'Ultima Cena.
Il più profondo equivoco della religione: "gli uomini malvagi non hanno religione".
Sono spesso più religioso in un giorno di sole.
I geni religiosi di tutte le epoche si sono distinti per questo tipo di sentimento religioso, che non concepisce né dogma né Dio a immagine dell'uomo; e così non ci possono essere chiese i cui principali insegnamenti siano basati su questi principi.
La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri.
È l'uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l'uomo.
Se tutto fosse rimasto come alcuni secoli fa, credo che il papa sarebbe stato divinizzato, mentre i suoi escrementi sarebbero stati pesati e venduti a carati. E si sarebbe anche fatto iniziare la Bibbia così: "All'inizio il papa creò il cielo e la terra".
In breve, chiunque accetterà di consultare il buon senso sulle credenze religiose, si accorgerà facilmente che tali credenze non hanno alcun solido fondamento; che ogni religione è un castello in aria.
Tutte le religioni hanno nomi diversi, ma tutti contengono le stesse verità.
La religione è una delle forme dell'oppressione spirituale.
C'è chi crede nella religione e chi invece religiosamente crede nel non crederci.