Viaggia come Gandhi, con vestiti semplici, occhi aperti e mente sgombra.
Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone.
I turisti non sanno dove sono stati. Il viaggiatore non sa dove sta andando.
Il sole non è mai così bello quanto nel giorno che ci si mette in cammino.
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.
Non si fa un viaggio. Il viaggio ci fa e ci disfa, il viaggio ci inventa.
Ho imparato che chi viaggia ha bisogno solo di ombra, muschio e un po' di luce che guidi i suoi passi.
L'arte di vivere sta nel sentirti nello stesso modo a casa tua così come ti senti quando sei in viaggio.
Questa sì che era vita: girare, fermarsi e poi proseguire, sempre seguendo il nastro bianco che si snodava lungo la costa sinuosa, liberandosi di ogni tensione, una sigaretta dopo l'altra, e cercando invano delle risposte nell'enigmatico cielo del deserto.
Qualunque cosa si faccia e ovunque si vada, dei muri ci si levano intorno creati da noi, dapprima riparo e subito prigione.
Perché chi si ferma ha più vita, ma chi va ha più strade.