Da come una donna si veste indoviniamo la sua disponibilità a spogliarsi.
Il nevrotico è un apprensivo pieno di risorse.
Chi dice che la donna è mobile, non conosce l'uomo.
L'ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare.
Chi dice che l'inferno è nell'aldilà conosce male l'aldiquà.
Chi si sposa, capirà; chi non si sposa, ha già capito.
Nella donna, come nel romanzo, il non detto è più importante del detto. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. È l'eterno femminino. L'ambiguità costituisce la fonte inesauribile del suo fascino ma anche il principale motivo della perenne e irrimediabile incomprensione fra i sessi.
Ben poche sono le donne oneste che non siano stanche di questo ruolo.
Certe donne somigliano al nastrino della Legion d'onore. Non le si vuole più perché si sono sporcate con certi uomini.
Il radiologo è l'unico uomo per cui la donna sia trasparente.
Non credete alla donna che porta il colore viola, qualunque sia la sua età, o a una donna sopra i trentacinque che ama i nastri chiari. Questo è segno che esse hanno una storia.
La grande domanda a cui non è mai stata data risposta e alla quale io non sono mai stato in grado di rispondere, a dispetto di trent'anni di ricerca sull'animo femminile, è: "Cosa vuole una donna?".
Donna, l'inconsistenza nobilitata dall'incoscienza.
A trent'anni, una donna deve scegliere tra il suo didietro e il suo volto.
Non sai che sono donna? Quando penso, devo parlare.
Quando una donna dice "Adesso no", vuol dire che siete in anticipo o che siete in ritardo.