La filosofia non c'impedisce di commettere errori, ma ce li spiega.
La vita è una maestra che apparentemente improvvisa le sue lezioni, che può bocciare i bravi e promuovere gli incapaci. In realtà, tutto predispone, e i suoi giudizi non sono mai avventati. Se tali sembrano è perché essa risponde a un provveditore di cui nessuno conosce i disegni.
Il successo è molto sudore, tanta pazienza, pochi scrupoli.
Ci sono donne che negano le loro infedeltà così bene che meriterebbero di essere credute.
La seconda età ci toglie l'entusiasmo della prima e non ci dà la rassegnazione della terza.
La tristezza è la malinconia che ha perso la speranza.
Scopo della filosofia è la chiarificazione logica dei pensieri.
La filosofia, al pari della medicina, rifila molte droghe, pochissimi rimedi buoni e quasi nessun specifico.
Il filosofo scrive cose che non capisci, poi ti fa credere che è colpa tua.
La scienza filosofica riguarda l'ente in quanto ente, cioè considera l'ente dal punto di vista della ratio universale di ente, e non dal punto di vista della ratio specifica di qualche ente particolare.
Tutta la filosofia è «critica del linguaggio».
Le folle consentono ad ascoltare il filosofo per divertirsi, nello stesso modo che ascolterebbero un suonatore di cornamusa o un ciarlatano.
Infinita è la turba degli sciocchi, cioè di quelli che non sanno nulla!
Sarei dovuto diventare un grande filosofo, avrei detto a tutti quanto eravamo sciocchi, a stare in giro a fare andare l'aria dentro e fuori dai polmoni.
Dicono che la filosofia è la medicina dell'anima. Ammettiamolo. Ma insieme, ammettendone anche le sue conseguenze, diremo che la filosofia come la medicina è per i malati e non per i sani. Come la medicina poi è un veleno e ogni veleno, se in breve quantità, giova, in grande uccide.
L'arte di trovare cattive ragioni a ciò che si crede in virtù di altre cattive ragioni; questo è la filosofia.