L'eroina. La droga dei miserabili.— Roberto Saviano
L'eroina. La droga dei miserabili.
Il cartolaio di Casal di Principe mi sfotte divertendosi a sistemare "Gomorra" nel settore fiabe, accanto a Biancaneve e Cappuccetto Rosso.
'90° minuto', una trasmissione che interrompeva operazioni chirurgiche, celebrazioni di matrimoni e funerali, capace di far tacere qualsiasi discorso al solo vibrare della sigla d'inizio.
La vita del diritto è diritto alla vita.
Verità e potere non coincidono mai.
È proprio attraverso le domande che si può arrivare a costruire una società in grado di dare risposte.
Se Dio ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.
I fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l'uomo contro l'uomo.
Si chiese perché un essere umano si dovesse sentire, in un mondo nel quale doveva pur vivere, tanto sradicato e miserabile.
Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria.
La miseria, quando è miseria davvero, la intendono tutti: anche i ragazzi.
Da piccolo facevo la fame. Ora faccio la dieta. Sono cinquant'anni che non mangio.
Nella preghiera io trascino Dio nella miseria umana, lo faccio partecipe delle mie sofferenze e dei miei bisogni. Dio non è sordo ai miei lamenti mi esaudisce e ha compassione di me. Dio ama l'uomo, ossia soffre delle sventure dell'uomo.
Il mondo lotta per il benessere, la Chiesa lotta per la salvezza, anche se tutti e due lavorano insieme per il superamento della miseria.
Credetemi, se un uomo parla delle proprie disgrazie, in esse c'è qualcosa che non gli è sgradevole, perché dove non c'è altro che la pura miseria non c'è mai alcun ricorso alla menzione di essa.
La fame dà i cattivi consigli.