Romano Battaglia ci invita a considerare la lunghezza della nostra esistenza non come un dato di fatto, ma piuttosto come una scelta personale. La frase suggerisce che il modo in cui viviamo determina se percepiamo l'esistenza come breve o prolungata; dipende dalla capacità individuale di guardare oltre le difficoltà immediate e di cogliere gli orizzonti più ampi della vita. Questo aforisma è un invito alla riflessione sul modo in cui gestiamo il tempo, suggerendo che la nostra percezione del trascorrere degli anni dipende da come riusciamo ad affrontare le sfide quotidiane e dalla profondità con cui viviamo ogni momento. È una provocazione filosofica alla consapevolezza personale.